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La Dieta Mediterranea
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La scoperta
della dieta mediterranea è da attribuire al medico nutrizionista Ancel Keys che nel 1945,
al seguito della quinta armata, sbarcò a Salerno. Di stanza nel territorio di
Battipaglia, si accorse che le malattie cardiovascolari, diffuse nel suo Paese, qui erano
molto limitate. In particolare, tra la popolazione del Cilento risultava particolarmente
bassa l'incidenza delle cosiddette "malattie del benessere" (arteriosclerosi,
ipertensione, diabete, ecc.). Queste osservazioni furono alla base di un programma di
ricerche che prese in esame le abitudini alimentari del Giappone, degli Stati Uniti, della
Yugoslavia, della Germania, della Finlandia e dell'Italia. I risultati non lasciavano
adito a dubbi: quanto più l'alimentazione dei dodicimila soggetti analizzati si
discostava dagli schemi mediterranei maggiore era l'incidenza delle suddette patologie.
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Una scoperta
sensazionale che portò gli scienziati americani ad avviare, intorno agli anni settanta,
un ampio programma di medicina preventiva basato proprio sugli studi condotti da Keys nel
Cilento. Da qui il successo internazionale e la popolarità di questa dieta che consiste
nel consumo di cibi integrali e naturali, vitali per il benessere dell'individuo. Gli
alimenti cardine di questo regime alimentare sono soprattutto i cereali (pane, pasta,
polenta), i legumi, gli ortaggi, la frutta, l'olio di oliva. |
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